LE PREZIOSE RIDICOLE*

Molière.
Trecentocinquanta anni fa.
Sguardo impietoso sulla società dell’epoca.
Oggi.
Lo stesso sguardo.
Attuale.
Gli attori, la regia e la maestria di una scrittura senza tempo.
 
Due giovani cugine della piccola borghesia in ascesa, da poco trasferitesi a Parigi dalla campagna di cui sono originarie, ricevono in visita due giovani nobiluomini che il padre e zio delle due aspira a che diventino i loro due mariti.
Magdelon e Cathos, le due ragazze, imbevute di quello che vien definito spirito prezioso, che pretende carinerie ed attenzioni leziosi ed eccessive, non fanno che indispettire i due nobili.
E difatti, i due decidono di vendicarsi di loro e del loro comportamento sostenuto facendo passare per signori di gran spirito chi ha ben altre origini.
Il tutto messo in scena però da una compagnia moderna che si interroga e cerca di rapportare al proprio presente le vicende paradossali di una piccola borghesia che cerca di essere nobiltà in un’epoca in cui la nobiltà comincia a decadere e la borghesia comincia a diventare il motore del mondo cosiddetto civilizzato.
Teatro nel teatro, dunque, ma teso ad esaltare ancor di più, se possibile, la forza intrinseca della scrittura di Molière.

Virus Teatrali
“LE PREZIOSE RIDICOLE”
(ovvero ‘La Prova di Furfantino’)
un atto unico di MOLIÈRE
 
regia | adattamento
GIOVANNI MEOLA
 
con (in o.a.)
MELANIA BALSAMO
LUIGI CREDENDINO
SARA MISSAGLIA
ENRICO OTTAVIANO
ALESSANDRO PALLADINO
CHIARA VITIELLO
 
costumi
ANNALISA CIARAMELLA
ass.ti alla regia
FRANCESCA BERGAMO
VITTORIA SMALDONE

 
durata 70’
debutto | 2011

‘Le Preziose Ridicole’ è un atto unico che ha compiuto appena appena tre secoli e mezzo di vita ed è una delle prime e che per prima dette fama e notorietà all’autore francese.
Ma anche qualche problema, visto che metteva alla berlina il bel mondo che si vendicò con lui, spesso e volentieri, facendo pressioni lobbistiche affinché gli venissero censurate le commedie.
E questa fu la prima a subire, seppur per pochissimo, questo destino.
 

 
estratti Rassegna Stampa
“…soprattutto quando lo spettacolo lo si comincia a seguire ad occhi chiusi, ascoltandolo, cioè, come fosse un disco in vinile di pregiata fattura. Perché in fondo Le Preziose Ridicole nella regia di Meola è un’opera lirica in cui i versi di animali sostituiscono i gorgheggi dei cantanti ed in cui i dialoghi brillanti, scritti da Molière con penna quanto mai felice, stanno tutti a tempo tra gioiosi pizzicati d’archi e i rapidi guizzi di un’orchestra che è nell’aria, invisibile eppure sempre presente.”
(la finestra sulla scena)

 
“Gli attori, tutti bravissimi, si distinguono per l’efficiente sinergia e trasformano i personaggi, grazie ad una notevole intuizione registica, in creature zoomorfe che si muovono tra tic, svenevolezze, versi ed espressioni onomatopeiche, proponendosi come specchio apparentemente deformante di un mondo ipocrita che svela la cifra ferina di una società, la nostra come quella di Molière, in cui affettazione, melensaggine e vuota esibizione si sono sostituite a valori più autentici e necessari.”
(teatro.org)

 
“Tutti gli interpreti danno movenze animalesche al proprio personaggio, in relazione al proprio carattere, per un effetto di straniante aderenza e divertente, ma profondo, gioco drammaturgico. Applausi alla compagnia tutta e alla regia che ha reso nella movimentata e convulsiva azione scenica il genio irrequieto di Molière.”
(arteatro.eu)
Foto di Scena