LE GERARCHIADI

IV ed. ‘LAGO GERUNDO’ 2006
(Premio Speciale Dramamturgia)
II ed. ‘IN SCENA’ 2006
(Finalista Premio Naz.le Drammaturgia)
 
Storia vera e tragicomica del gerarca fascista che creò
una liturgia ottusa, trionfale e opprimente
 
Poco più di un anno prima dello scoppio della II guerra mondiale, nella Roma caldissima di fine Giugno ‘38, il segretario del Partito Nazionale Fascista, Achille Starace, organizza le ‘Olimpiadi dei Gerarchi’, perché l’Uomo Nuovo fascista deve essere in forma e saper saltare in un cerchio di fuoco o sulle baionette…
Nell’Aprile ‘45, arrestato per caso mentre va a prendere un caffè e processato da un gruppo di partigiani (nonostante da anni epurato dal regime e povero) finirà fucilato e a testa in giù a piazzale Loreto assieme a quel Duce del quale aveva edificato con zelo scientifico il culto della personalità più ingombrante che la storia del nostro paese ricordi.

Virus Teatrali
“LE GERARCHIADI"
 
testo | regia | spazio scenico
GIOVANNI MEOLA
con                    
ENRICO OTTAVIANO
LUIGI CREDENDINO
GIUSEPPE GAUDINO
 
costumi | elementi di scena
ANNALISA CIARAMELLA
progetto grafico
MAX COPPETA
 
editing sonoro
GIUSEPPE PEPE 
ass.te ai costumi

VALENTINA CERVO

 
durata | 70’ ca.
debutto | Novembre 2005-V ed. cartellone ‘NUOVI SENTIERI’-Teatro BELLINI (Auditorium)-NAPOLI
testo sottoposto a tutela SIAE

note sul progetto
Il ventennio e la II guerra mondiale (1922-1945): anni pesanti, di regime totalitario, mancanza di libertà, di guerra, ma anche anni di canzonette spensierate e apparentemente non-sense interpretate tra gli altri da un trio, il Trio Lescano, scelto come colonna sonora e commento sui generis dell’intero progetto.
E mentre Pippo non lo sa e l’Italia si avvia verso la distruzione, si muovono tra il dramma e il grottesco i tre attori e i sette personaggi de “Le Gerarchiadi”.
Frutto di dieci mesi di studio e documentazione, il testo è stato sottoposto alla lettura critico-analitica di studiosi di storia contemporanea delle università di Roma e Napoli:
 
Alessandra Tarquini-docente Storia Contemporanea Univ. La Sapienza-Roma
“È molto difficile, per uno storico del fascismo, trovare testi così ben fatti dal punto di vista della ricostruzione storiografica.”

estratti Rassegna Stampa

“Meola è da sempre impegnato nel realizzare spettacoli che esaltino il proprio estro registico senza mai trascurare, anzi evidenziando, le capacità istrioniche degli attori che dirige. Molti giovani quotati attori della nuova generazione devono infatti a Meola il loro lancio grazie alle caratteristiche affabulatorie dei personaggi da lui creati e diretti. Il tutto procede con ritmo serrato e coinvolgente grazie ad una regia intelligente e sensibile, aiutata dalle altrettanto argute soluzioni scenografiche e dai funzionali costumi della brava Annalisa Ciaramella.
Il risultato è uno spettacolo intelligente e godibile, grazie ai momenti di forte impatto emotivo alternato a quelli più misuratamente ironici, che non cede a facili strumentalizzazioni ideologiche, pur mantenendo nei confronti della figura del personaggio principale un occhio giustamente critico. Perfetto il disegno luci ed ottima anche la scelta musicale, composta esclusivamente da pezzi dell’epoca, tra cui spiccano le canzoni del Trio Lescano.”
(Teatro.org)
 
Foto di Scena
Cartolina